Il capello è composto da varie sostanze: acqua, lipidi, proteine, pigmenti e soprattutto cheratina. Quest'ultima è responsabile della resistenza all'azione degli agenti chimici.
La parte non visibile del capello è costituita da cellule vive, invece la parte visibile da cellule cheratinizzate (cellule morte e arricchite di zolfo).
Le cellule che compongono il capello sono come gli anelli di una catena (catena cistinica), legati tra loro da ponti.
I più fragili, ovvero i ponti di sale e di idrogeno, si rompono con l'acqua.
I più resistenti, ovvero i ponti di zolfo, si rompono con l'azione di sostanze chimiche.
Con la messa in piega il capello può quindi essere trasformato in modo temporaneo, ad esempio da riccio a liscio.
Con trattamenti come la permanente possiamo invece trasformare il capello in maniera definitiva.
La parte non visibile del capello è costituita da cellule vive, invece la parte visibile da cellule cheratinizzate (cellule morte e arricchite di zolfo).
Le cellule che compongono il capello sono come gli anelli di una catena (catena cistinica), legati tra loro da ponti.
I più fragili, ovvero i ponti di sale e di idrogeno, si rompono con l'acqua.
I più resistenti, ovvero i ponti di zolfo, si rompono con l'azione di sostanze chimiche.
Con la messa in piega il capello può quindi essere trasformato in modo temporaneo, ad esempio da riccio a liscio.
Con trattamenti come la permanente possiamo invece trasformare il capello in maniera definitiva.